Lezione del 5 aprile – gli imprenditori si raccontano.

Durante questa giornata abbiamo avuto il piacere di incontrare quattro “imprenditori” che hanno condiviso con noi esperienze di vita e di lavoro differenti.

Il primo ospite è stata Suor Angelica soprannominata “il colonnello”.


Ha vissuto la sua vita a servizio degli altri specialmente dei più bisognosi. Questo è l’elemento che caratterizza maggiormente il suo operare e lo si evince dal modo in cui ne parla e dalle emozioni che traspaiono dal suo viso. Suor Angelica ha lavorato per 16 anni in Caritas, ha trascorso 3 anni in Turchia 7 a Foligno e 9 a Rimini.
Mentre racconta la sua esperienza sottolinea come, nel corso della vita, in qualsiasi circostanza ci si trovi, non bisogna mai perdere l’equilibrio interiore, ovvero la propria direzione, il motivo per cui siamo stati messi al mondo. Proprio per mantenere questo equilibrio ha deciso di vivere ad Olate dopo un periodo in cui ha svolto diversi impegni di responsabilità all’estero. Impegni che potevano in qualche modo ledere quell’equilibrio interiore che è il motore della sua vita.
Suor Angelica ci ha parlato del fatto che ognuno di noi ha un Sigillo dentro di sè e che siamo fatti ad immagine somiglianza del Signore. Egli ha stampato in noi la sua immagine e ci ha posto in terra a fare le sue veci; ciò indica prima di tutto che c’è una direzione, un
orientamento.  Questo significa che siamo stati creati per l’amicizia e la comunione con Dio e respingere quest’amicizia e comunione significa negare la nostra vera natura.
Suor Angelica ha raccontato come ha portato avanti il servizio, la vita in comunità e la formazione; si è soffermata molto su quest’ultima tematica asserendo quanto sia importante per ognuno di noi il sapere e la voglia di imparare. Si tratta di un processo che non conosce un limite ed una fine.
Ai tempi in cui lavorava per Caritas Ambrosiana, ha avuto la responsabilità di gestire il gruppo di 90 obiettori di coscienza assegnati per svolgere varie attività . Ricorda come sia stato  un servizio di grande validità per chi ne usufruiva e una grande
esperienza per i ragazzi obiettori.
Infine ci ha spiegato che accezione dà alla parola “Dono” asserendo che ognuno di noi ne ha almeno uno. Il suo è stato quello di avere la capacità di ascoltare ed è ciò che ha messo a servizio degli altri sotto diverse forme e sfaccettature. Ha continuato affermando che ” più l’uomo compie gesti di solidarietà più è un testimone autentico dell’amore di Dio e lo rende visibile al mondo intero. L’egoismo, la chiusura in se stessi e il disinteresse per il prossimo offusca
nell’uomo l’immagine di Dio e lo porta ad allontanarsi dalla sua vera natura”
Mi è piaciuto molto il concetto che ha espresso con questa frase: Sorridere col Cuore. Il sorriso di per sè è contagioso e la pace che semina non manca di produrre frutto.
Un’altra espressione che porterò con me è la seguente :” vivere la gentil arte del benedire” inteso come augurare il meglio alle persone attorno a noi in modo da poter essere contagiosi così come è stato contagioso per noi la sua energia e il suo sorriso.

Il secondo ospite di questa giornata è stato Daniele Riva, ex Presidente della Camera di Commercio di Lecco, imprenditore artigiano.

Amministra l’azienda Cremonini.
Nel 2016  viene eletto presidente della Camera di Commercio. Si è trattato di una esperienza positiva costellata da incontri/ scontri tipica di un ambiente in cui si condividono scelte, visioni, esperienze differenti e regole da rispettare.
Ci ha delineato quali sono gli aspetti innovativi che hanno contribuito al successo della sua impresa ed alcuni di questi sono:

  • puntare sulla tempestività della risposta secondo le esigenze dei clienti e la consegna puntuale e queste rappresentano punti di forza per le piccole aziende che vogliono sopravvivere ed in questo senso risulta molto importante
  • la capacità di specializzarsi in alcune nicchie di mercato.
  • la centralità dell’uomo. Ha sottolineato  che nonostante la tendenza e le esigenze di dotarsi di macchinari sempre più sofisticati ed utili, non potrà mai essere messo in discussione  il fattore umano. Questo è e sarà sempre il valore aggiunto in ogni settore ed attività.
    Riva ci ha quindi offerto diversi spunti  che possono essere utili nelle diverse circostanze in cui ci troveremo durante il corso della nostra vita. Ha infine sottolineato come alcuni elementi
    non possano mai mancare : la voglia e la responsabilità di mettersi in gioco, di dimostrare quello che si fare, di essere intraprendenti senza perdere l’umiltà e tenere presente
    che le nostre azioni hanno sempre delle conseguenze.

Nel pomeriggio abbiamo incontrato il terzo ospite della giornata, Giovanni Pastorino, imprenditore titolare della Deltacalor srl.


L’ing. Pastorino ci ha tenuto subito a delineare quale sia la differenza tra manager e imprenditori. L’imprenditore è una persona che ha un’idea e per realizzarla è disposto a rischiare; mentre un manager è una persona che agisce per conto dell’imprenditore.
Queste sono alcune delle caratteristiche che hanno consentito la sua azienda ad eccellere a livello mondiale nel proprio settore:
Innovazione : intesa come capacità di trovare soluzioni alternative da quelle mainstream; puntare su prodotti non convenzionali e saper diversificare; ciò fa in modo che sul mercato non ci siano troppi concorrenti con cui dividere la “torta” , ” o ti distingui o ti estingui”.
Moltiplicare la gamma di prodotti : da accesso a nuovi clienti.            ” chi si ferma è perduto” questo è un credo nell’economia di oggi!
Investire su ricerca e sviluppo di prodotti innovativi: un elemento portante è l’idea e capacità creativa.
Il futuro sarà incentrato su avere un’idea ed essere in grado di coltivarla senza arrendersi alle prime difficoltà; è ciò che le aziende cercano oggi; persone creative capaci essere “multitasking” con propensione al problem solving e soprattutto persone che siano
interessate a ciò che fanno.
Ha inoltre sottolineato quanto al giorno d’oggi il prodotto che offriamo sul mercato sia solo un veicolo e quanto invece la tecnologia sia centrale, “la finestra sul mondo”.

La nostra giornata si è conclusa con l’ultimo incontro con Michele Motta; volontario della Protezione Civile.

Raccontando il percorso che lo ha portato a prestare il suo tempo al volontariato, si è soffermato sulla prima chiamata ricevuta. Chiamata che risale al 2009 quando il terremoto colpì l’ Aquila e di come si  sentì  nell’essere catapultato in una situazione
drammatica dall’oggi al domani.
La Protezione Civile è composta per la maggior parte di volontari che offrono il proprio servizio: le sue attività sono finanziate dal Ministero degli Interni ; è divisa in strutture territoriali sovvenzionate dai comuni di appartenenza.
I volontari si suddividono a loro volta in due categorie: quelli generici e quelli specializzati.
La risorsa più importante è quella umana. La selezione avviene in base al grado di difficoltà della “missione” e alla necessità di trovare profili che risultano più adatti alle circostanze da affrontare.
Ci sono diversi corsi di formazione per chi volesse approcciare al servizio civile; 6 incontri necessari per poter capire quanto segue: cosa fa la protezione civile? quali sono le normative su cui poggia? quali sono le tecniche di comunicazione?
Motta ha sottolineato come per fare il volontario non basti solamente la volontà perchè questa, se non strutturata, può recare danno; proprio per questo motivo è necessario intraprendere un percorso di formazione per poter entrare a fare parte della Protezione Civile. Bisogna essere predisposti a relazionarsi con le persone in qualunque tipo di missione ci si trovi ed è fondamentale conoscere le regola per poter essere utili alla causa a cui si prende parte.
Motta conclude l’incontro raccontandoci l’esperienza che ha condiviso con un’anziana di 85 anni che osservando un cimitero reso inagibile a causa del terremoto, gli disse : “il terremoto ci ha portato via anche i nostri morti, la nostra memoria” .
L’esperienza che Michele si porta a casa ogni volta che è chiamato in causa sono i volti delle persone.
E’ stato un piacere alla prossima!
Stay tuned!

Frezer Villani