Sono Elisabetta e ho 27 anni, lo scorso anno ho partecipato al masterLECCO100. Mi sono laureata in giurisprudenza nel Febbraio 2014, di quel giorno, complice l’ansia con la A maiuscola, ricordo veramente poco. L’unica cosa ancora nitida nella mia mente è il ritardo dei miei genitori. Ebbene sì, sono passati quasi due anni e ancora quella paura provata che i miei genitori non arrivassero in tempo per assistere alla mia discussione è il primo ricordo di quella giornata. Comunque, sono arrivati mentre chiamavano il mio nome e sono riusciti a vedermi e a partecipare con me a quel piccolo momento di gloria. I cinque anni di studio universitario mi avevano aiutata a capire che, non volevo fare l’avvocato né tantomeno il giudice o il notaio. Credo si debba avere una grade vocazione per intraprendere queste professioni e soprattutto una forte dedizione e io mi sono resa conto di non possederle. Quello stesso anno a Dicembre facevo il passo più importante della mia vita sposando il mio primo amore, Filippo. Ho avuto una grande fortuna e grazie a lui e alla mia famiglia, ho potuto permettermi di non iniziare un lavoro qualsiasi per forza, ma di provare a cercare di capire cosa effettivamente mi avrebbe appassionato e mi sarebbe piaciuto “Fare da Grande”. E’ iniziato così un anno fantastico, durante il quale, tutto quello che mi passava per la mente provavo a fare. Inizia in questo modo anche la mia esperienza e la mia frequenza al MASTER LECCO100, ero stata attratta dal fatto che durante il primo incontro con Angelo e Alessio, loro avevano accolto la mia convinzione di non voler intraprendere una professione giuridica come una cosa del tutto possibile, quasi anche normale e in quel periodo, vi assicuro, che non erano in molti ad accettare che non volessi fare nulla di tutto quello per cui avevo studiato cinque anni. Il 2015 è stato un anno meraviglioso e questo anche perché una volta alla settimana, il venerdì, era dedicato alle lezioni del Master e al confronto con ragazzi che avevano formazione, approccio, caratteri e forma mentis totalmente diversi dai miei. Ci sono stati grandi confronti, qualche litigata, ho incrementato le mie capacità di lavorare in gruppo, ho scoperto l’esistenza di “nidi famiglia” e soprattutto delle mappe mentali. Ho potuto fare la conoscenza, grazie al master, di molti professionisti che presentavano la loro attività, ogni presentazione si completava con una descrizione su cosa consistesse il loro lavoro, come ci erano arrivati, cosa li appassionava e come si svolgeva. Sono una persona abbastanza, anzi forse per la maggior parte delle volte troppo sicura di quello che fa, di quello in cui crede e di quello che le piace o che al contrario non le piace il bello di questo Master è che ha messo a dura prova tante delle mie convinzioni e la cosa è stata, stranamente, molto piacevole. Certo, ci sono state personalità che non mi sono piaciute dal primo momento in cui entravano in aula fino a quando smettevano di parlare e di cui non mi sono ricreduta, ma è stato un caso rarissimo. Molte volte, confrontandomi, ascoltando, sforzandomi di capire, utilizzando tutti i recettori possibili e non solo l’istinto, scoprivo in chiunque un lato da cui imparare qualcosa, un qualcosa che poteva ispirarmi ad essere e diventare migliore. La stessa sensazione positiva è valsa per tutte le lezioni in aula, anche quando da programma era il turno di argomenti che per una persona realista e poco incline a parlare di emozioni come me, potevano sembrare argomenti poco interessanti o poco appetibili per un futuro lavorativo, succedeva che mi appassionavo e che mi interessavo ancora di più e cercavo di capire come e quando poter utilizzare quei metodi. Qui lo dico e qui lo nego, non si arrabbi il caro Piero nostro docente; il primo pensiero durante la prima lezione sui colori delle personalità è stato che non mi sarebbero mai state utili…e invece oggi, cerco di sforzarmi pensando ai colori ad essere migliore in tutte le circostanze e a cercare di capire le persone pensando proprio a quelle lezioni, soprattutto in ambito lavorativo. Quindi grazie, grazie davvero perché anche attraverso questo Master, iniziato un po’ per caso, adesso ho una meta da raggiungere, un obiettivo da sognare. Perché grazie alla conoscenza con uno di questi Professionisti e ad un continuo innescarsi di nuove idee, adesso ho un’idea su cosa voglio fare e mi sto impegnando per riuscirci. Forse solamente e finalmente, sono “diventata grande”. Forse… 😉