Durante la mattinata di venerdì 16 aprile con Alessio Sperlinga abbiamo trattato il tema della sicurezza informatica.
La nostra società è basata sulla fiducia, tuttavia, sempre più spesso, alcune persone sfruttano essa per appropriarsi illegalmente di dati e addirittura identità altrui. Per questo motivo è molto utile avere delle conoscenze di base sui possibili attacchi informatici di cui potremmo essere le prossime vittime e su come prevenirli, proteggerci e reagire.
Abbiamo parlato delle potenzialità e dei limiti della rete, di dati personali e libertà, in particolare della costruzione della nostra identità da parte di motori di ricerca, i quali immagazzinano informazioni su di noi, sulle nostre preferenze, su ciò che ci piace, così da chiuderci in un profilo specifico, per esempio per far apparire delle pubblicità mirate sulle nostre pagine web. Questa identità costruita intorno a noi, spesso non corrisponde a quella vera, perché non la creiamo liberamente, ma è frutto di un insieme di dati.
Ciò ha portato ad una riflessione sul grosso problema della mancanza di privacy, spesso sottovalutato da molti che “non hanno niente da nascondere”, ma non si rendono conto che le nostre informazioni personali, se nelle mani sbagliate, possono portare a conseguenze molto gravi. Un esempio sono i regimi dittatoriali, dove moltissime persone sono state e sono tutt’ora arrestate per le loro opinioni politiche non in linea con il pensiero del governo. Come sostenne l’informatico Snowden in un’intervista, “Non puoi pensare che non ti interessa la privacy perché non hai nulla da nascondere, sarebbe come dire che non ti interessa la libertà di stampa perché non ti piace leggere”.
Questi dati immagazzinati, inoltre, non sono solo frutto delle nostre ricerche o i messaggi che scambiamo, ma provengono da un contesto più ampio, si parla, infatti, di “metadati”. Essi riguardano le attività svolte tramite i nostri dispositivi, come le telefonate, di cui vengono registrati il numero del mittente, del destinatario e le rispettive localizzazioni, la data e l’ora della chiamata.
Inoltre un cellulare può andare incontro ad una serie di altri problemi, tra cui il furto o la rottura, che possono comportare la violazione di password memorizzate e dati, ma anche il furto d’identità con diffamazione, frodi finanziarie e molto altro.
Dopo questa panoramica su alcuni dei possibili rischi legati alla sicurezza informatica, Alessio ci ha suggerito numerosi metodi per prevenirli. I comportamenti da attuare sono basati su prudenza e prevenzione, bisogna ricordare che ciò che scriviamo rimane e le informazioni che diffondiamo rimangono registrate, siano esse sui social network, o su altri siti come quello della banca, quindi è meglio non memorizzarle sui browsers. Per quanto riguarda la prevenzione, abbiamo parlato di crittografia e backup, ovvero il salvataggio dei dati. È sempre buona norma avere delle password per l’accensione dei nostri dispositivi ed è consigliabile attivare un servizio per rintracciarli in caso di furto o perdita. Per quanto riguarda la protezione del software sono disponibili diversi antivirus, firewall e l’utilizzo della VPN. Inoltre, esistono metodi di crittografia che permettono di certificare la nostra identità attraverso una firma digitale e di creare memorie crittografiche.
Nel pomeriggio sono intervenuti tre imprenditori del territorio. Il primo è Fabio Dadati, un imprenditore attivo nel settore turistico del territorio lecchese, che ci ha parlato delle sue numerose esperienze in diversi ambiti, sia commerciale che giornalistico e politico.
Ci ha raccontato la sua esperienza di vita, basata sulla crescita continua, sull’umiltà e sul senso del dovere. Uno dei progetti di cui ci ha parlato è stata l’apertura di un’attività alberghiera, la Casa sull’Albero e di un nuovo progetto, sempre nell’ambito dell’alberghiero sul nostro territorio.
Ciò dimostra l’importanza che questo imprenditore dà alla “passione del costruire”, ovvero avere sempre un nuovo obiettivo, costruire sempre qualcosa di diverso e migliore. Questo non solo per raggiungere un guadagno economico, ma perché portare avanti nuove idee dà una grande soddisfazione personale e permette di continuare ad alimentare il successo, che porta ad una vita completa e gratificante ed alla realizzazione di sé stessi.
Con questa filosofia è stato uno dei promotori del progetto “Make Lecco”, ispirato all’iniziativa creata a Como, che ha come obiettivo lo sviluppo del turismo nel territorio. Per ora hanno aderito 12 comuni del lecchese.
Per noi giovani è molto confortante sentire le parole di un imprenditore che ripone molte speranze nel nostro territorio, perché sappiamo quanto siamo fortunati a viverci e vorremmo valorizzarlo, esprimendone le potenzialità.
Gli altri due imprenditori che sono intervenuti sono Loretta Lazzarini e suo figlio Davide Mauri, proprietari di un’importante agenzia immobiliare con tre sedi, due nella provincia di Lecco e una a Milano, Centro Servizi Immobiliari. Questa impresa è nata dal grande sforzo di Loretta, che ha dimostrato grandissimo coraggio e determinazione, fondando da zero e mantenendo attiva la sua impresa. Attualmente è affiancata dai figli, che la aiutano nella gestione dell’agenzia immobiliare e la migliorano, portando idee nuove.
Ci ha molto colpito l’intraprendenza di Loretta, che, dopo anni di lavoro in un’impresa edile, ha deciso di creare un’azienda sua, nonostante tutte le difficoltà che le si sarebbero inevitabilmente presentate avendo una famiglia di cui occuparsi, la quale, però, l’ha sempre sostenuta. La politica canadese Charlotte Whitton, all’inizio del ‘900 disse “le donne devono fare qualunque cosa due volte meglio degli uomini per essere giudicate brave la metà. Per fortuna non è difficile”. Oggi la situazione è migliorata, ma siamo ancora lontani dalla vera parità di genere, per questo penso sia utilissimo ascoltare e diffondere, anche nelle scuole, le storie come quella di Loretta, una grande imprenditrice, che, cosciente della difficoltà che si incontrano, è in prima linea nelle associazioni che sostengono le donne imprenditrici.
Inoltre, Loretta ci ha dato dei consigli molto preziosi per realizzare i nostri obiettivi, basandosi sui concetti di progettualità, vision e progettazione. Penso siano dei suggerimenti utili a tutti, quindi riporterò i punti principali:
- Diventare consapevole della vita che si vuole è il primo passo per realizzarla
- Pensare a lungo termine è fondamentale per non disperdere le nostre risorse più preziose: tempo e focus
- Pensare in piccolo e in grande costano lo stesso sforzo, non autolimitiamoci!
- Avere successo non è come vincere alla lotteria, si ottiene con costanza e tanti piccoli passi
- La routine del mattino sarà il nostro trigger point per entrare nella ruota del successo e farla girare
Loretta ha terminato il suo intervento ricordandoci di credere sempre in noi stessi ed avere il coraggio di buttarsi, sapendo che va sempre cercato un piano B e ricordandoci sempre che ogni crisi fortifica.
Dopo il suo intervento, Loretta ha passato la parola al figlio Davide, un imprenditore trentenne che gestisce l’ufficio dell’agenzia immobiliare di Milano.
Davide ci ha parlato dei suoi studi e della sua esperienza lavorativa in una multinazionale, tratteggiandone i lati positivi e negativi, spiegandoci che è stata un’esperienza formativa molto utile, ma meno stimolante del lavoro in un’azienda in cui può intervenire maggiormente.
La sua giovane età ha fatto sì che Davide portasse rinnovamento e cambiamento nell’azienda di famiglia. Ha sottolineato l’importanza del saper fare, ma anche del saper comunicare con il mercato e con i collaboratori. Attraverso il cambiamento e la formazione si creano opportunità di sviluppo e di incremento. Sia Davide che Loretta investono molto tempo nella propria formazione partecipando ad alcuni corsi, ma la preparazione costante è garantita anche ai loro dipendenti. Infatti, per il miglioramento dell’azienda, Davide si è concentrato sulle risorse umane, investendo sullo sviluppo e la formazione del personale. Sostiene che dei collaboratori con un livello alto di preparazione fanno “vincere l’azienda”, facendola crescere sia in termini di fatturato sia di benessere dei dipendenti stessi.
Rachele Offredi