La creatività: dove la ragione non arriva

creativity
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La lezione di sabato mattina è stata tenuta da Alessio Sperlinga ed è stata incentrata sul tema della creatività e sulle tecniche creative che possiamo quotidianamente utilizzare per affrontare i problemi.

Di fronte ad un ostacolo, il primo passaggio fondamentale è saperlo riconoscere e definirlo correttamente. Per risolverlo, ognuno di noi può seguire un pensiero di tipo logico, oppure scegliere di prediligere la tecnica. La logica è un metodo di pensiero convergente che, partendo da una lista di variabili, cerca di diminuirle per ottenere la miglior soluzione. La tecnica invece si sviluppa attraverso un pensiero razionale di tipo deduttivo.

La creatività entra in gioco quando, nonostante il ricorso alla razionalità, non viene identificata alcuna soluzione e il problema non viene risolto. Possiamo definire quindi la creatività come un metodo risolutivo alternativo ai metodi tradizionali di logica e tecnica.

Tra le tecniche di pensiero creativo, Alessio ha citato il brainstorming, metodo nato nel mondo militare e poi diffuso anche in ambito aziendale, in cui i collaboratori sono chiamati in una prima fase a raccogliere delle idee (fase espansiva) e poi a filtrare le stesse identificando la soluzione da implementare (fase convergente).
Alessio ha presentato anche alcune tecniche sviluppate da Edward De Bono: il «pensiero laterale», pensiero contrapposto a quello diretto e alla logica tradizionale, e il metodo denominato «I sei cappelli per pensare».

Durante la lezione, Alessio ci ha proposto alcuni giochi e attività, sfidandoci a trovare delle soluzioni non tradizionali e lasciandoci guidare dalla nostra creatività. È stato evidente come non sempre la logica ci porti alla giusta soluzione: talvolta, è necessario cambiare punto di vista, allontanandoci dai pregiudizi e abbandonando ogni tipo di pensiero razionale.

«Pensare fuori dagli schemi» è stato il mantra della lezione, ed è stato anche l’insegnamento concreto che portiamo a casa da questo incontro.
Un grazie ad Alessio che è riuscito a trasmetterci l’importanza e le potenzialità della creatività!

Laura Bonaiti

Tutti hanno un superpotere, bisogna solo imparare a usarlo! Prima Lezione della quattordicesima edizione del master Lecco100

di Micol Maria Vittoria Bianchi

Ed eccoci qui, dopo qualche settimana di trepidante attesa e curiosità per l’inizio di questa nuova avventura, all’interno di una piccola aula nell’elegante sede della Confcommercio di Lecco, nel cuore della città dei Promessi Sposi.

Confcommercio Lecco
Confcommercio Lecco

In pochi avevano già avuto modo di incontrarsi precedentemente, eppure fin da subito l’aria si è riempita di un certo clima familiare e accogliente. Noi “nuove matricole”, infatti, siamo tutte accomunate da speranze, aspettative e forse – sotto sotto – anche da qualche paura.

Già da oggi, in effetti, ci aspetta una giornata piena di impegni alla scoperta di un corso che – con tutta probabilità – cambierà completamente il nostro modo di pensare, come hanno affermato le testimonianze di due ex partecipanti del master attraverso un misto di emozioni accompagnate da lacrime commosse e grandi sorrisi di ottimismo.

Il tema di oggi – che in realtà fungerà da fil rouge per tutto il nostro percorso – è il talento e come metterlo a frutto per produrre valore. Si tratta di un discorso a tratti provocatorio e che non tutti amano mettere in discussione, tuttavia è anche il vero motivo per cui ci ritroviamo qui: è questa parola, “talento”, che ci ha chiamati e attratti. In definitiva, siamo convinti di ESSERE dei talenti e di voler imparare a migliorarci sempre di più.

La prima lezione della giornata è quella di Angelo Cortesi, imprenditore del mollificio Co.El. Grazie alle parole di Angelo, che ci ha parlato della sua esperienza, abbiamo avuto modo di esplorare a fondo cosa significhi “essere imprenditore” nell’Italia di oggi. Abbiamo così appreso da un lato l’importante storia ed etimologia del termine (dal latino im-prehendere, ovvero “farsi carico”), ma anche le prospettive di questo ruolo nel nostro paese e nel mondo.

Questa figura, ad oggi, si sta sfortunatamente perdendo. Tuttavia, essa è fondamentale nella produzione di valori e nell’avanzamento del progresso NON SOLO a livello economico e tecnico, ma anche (e soprattutto) a livello etico e sociale. Chi può dire se tra noi non si stia nascondendo un futuro imprenditore?

Angelo Cortesi
Angelo Cortesi

Successivamente, come seconda testimonial della giornata, abbiamo avuto modo di conoscere Cristina Pedretti che, oltre a essere una Coach free-lance molto affermata, è anche una ex studentessa del nostro master.

Nella prima parte della lezione ci siamo messi alla prova: abbiamo anzitutto esposto i nostri curriculum a tutta la classe, al fine di scambiarci suggerimenti e consigli per migliorarli; in secondo luogo abbiamo esposto tre oggetti a testa. Ogni oggetto è una rappresentazione della storia di ciascuno, in questo modo abbiamo avuto modo di conoscerci in maniera ancora più approfondita scoprendo che ognuno di noi ha qualcosa di speciale da raccontare.

Successivamente, abbiamo affrontato il tema della multipotenzialità: un vero superpotere! La persona multipotenziale, infatti, non si definisce con un solo percorso di vita e – proprio per questo – viene talvolta considerata ambigua e disorganizzata. In effetti, da grandi poteri – come afferma Ben Parker – derivano grandi responsabilità: non tutti possono capire la mente multipotenziale, motivo per cui le persone che si riconoscono in questo tipo di personalità non sempre si sentono accettate, pur essendo capaci di una grande adattabilità e di una forte attitudine all’apprendimento rapido, al networking e al problem solving.

Alcuni di noi, in seguito alla presentazione di Cristina, si sono sentiti accolti riconoscendosi come multipotenziali. In fondo, forse, c’è un multipotenziale in ognuno di noi!

Cristina Pedretti
Cristina Pedretti

In conclusione, con la lezione di oggi abbiamo cominciato a “immergerci” completamente nei temi del master, scoprendo delle nuove possibilità inesplorate per il nostro futuro. Carichi di ottimismo, usciamo tutti dall’aula con un grande sorriso sul volto, in attesa di scoprire cosa ci offrirà il domani.