di Micol Maria Vittoria Bianchi
Ed eccoci qui, dopo qualche settimana di trepidante attesa e curiosità per l’inizio di questa nuova avventura, all’interno di una piccola aula nell’elegante sede della Confcommercio di Lecco, nel cuore della città dei Promessi Sposi.
In pochi avevano già avuto modo di incontrarsi precedentemente, eppure fin da subito l’aria si è riempita di un certo clima familiare e accogliente. Noi “nuove matricole”, infatti, siamo tutte accomunate da speranze, aspettative e forse – sotto sotto – anche da qualche paura.
Già da oggi, in effetti, ci aspetta una giornata piena di impegni alla scoperta di un corso che – con tutta probabilità – cambierà completamente il nostro modo di pensare, come hanno affermato le testimonianze di due ex partecipanti del master attraverso un misto di emozioni accompagnate da lacrime commosse e grandi sorrisi di ottimismo.
Il tema di oggi – che in realtà fungerà da fil rouge per tutto il nostro percorso – è il talento e come metterlo a frutto per produrre valore. Si tratta di un discorso a tratti provocatorio e che non tutti amano mettere in discussione, tuttavia è anche il vero motivo per cui ci ritroviamo qui: è questa parola, “talento”, che ci ha chiamati e attratti. In definitiva, siamo convinti di ESSERE dei talenti e di voler imparare a migliorarci sempre di più.
La prima lezione della giornata è quella di Angelo Cortesi, imprenditore del mollificio Co.El. Grazie alle parole di Angelo, che ci ha parlato della sua esperienza, abbiamo avuto modo di esplorare a fondo cosa significhi “essere imprenditore” nell’Italia di oggi. Abbiamo così appreso da un lato l’importante storia ed etimologia del termine (dal latino im-prehendere, ovvero “farsi carico”), ma anche le prospettive di questo ruolo nel nostro paese e nel mondo.
Questa figura, ad oggi, si sta sfortunatamente perdendo. Tuttavia, essa è fondamentale nella produzione di valori e nell’avanzamento del progresso NON SOLO a livello economico e tecnico, ma anche (e soprattutto) a livello etico e sociale. Chi può dire se tra noi non si stia nascondendo un futuro imprenditore?
Successivamente, come seconda testimonial della giornata, abbiamo avuto modo di conoscere Cristina Pedretti che, oltre a essere una Coach free-lance molto affermata, è anche una ex studentessa del nostro master.
Nella prima parte della lezione ci siamo messi alla prova: abbiamo anzitutto esposto i nostri curriculum a tutta la classe, al fine di scambiarci suggerimenti e consigli per migliorarli; in secondo luogo abbiamo esposto tre oggetti a testa. Ogni oggetto è una rappresentazione della storia di ciascuno, in questo modo abbiamo avuto modo di conoscerci in maniera ancora più approfondita scoprendo che ognuno di noi ha qualcosa di speciale da raccontare.
Successivamente, abbiamo affrontato il tema della multipotenzialità: un vero superpotere! La persona multipotenziale, infatti, non si definisce con un solo percorso di vita e – proprio per questo – viene talvolta considerata ambigua e disorganizzata. In effetti, da grandi poteri – come afferma Ben Parker – derivano grandi responsabilità: non tutti possono capire la mente multipotenziale, motivo per cui le persone che si riconoscono in questo tipo di personalità non sempre si sentono accettate, pur essendo capaci di una grande adattabilità e di una forte attitudine all’apprendimento rapido, al networking e al problem solving.
Alcuni di noi, in seguito alla presentazione di Cristina, si sono sentiti accolti riconoscendosi come multipotenziali. In fondo, forse, c’è un multipotenziale in ognuno di noi!
In conclusione, con la lezione di oggi abbiamo cominciato a “immergerci” completamente nei temi del master, scoprendo delle nuove possibilità inesplorate per il nostro futuro. Carichi di ottimismo, usciamo tutti dall’aula con un grande sorriso sul volto, in attesa di scoprire cosa ci offrirà il domani.