Ieri è storia. Domani è un mistero. Oggi è un dono.
Giornata 6.
Quale massima provereste a comunicare al mondo se sapeste di avere un’ultima possibilità di farlo?
Alessio Sperlinga, conduttore della sesta giornata del Master, ci ha presentato un personaggio molto interessante: Randy Pausch, professore di informatica, di interazione uomo-computer e design presso la Carnegy Mellon University di Pittsburgh in Pennsylvania, morto nel 2008 per un cancro al pancreas.
Divenuto famoso in tutto il mondo per la sua the Last Lecture – really achieving your childhood dreams, tenuta in seguito ad una serie di lezioni in cui prestigiosi accademici hanno dibattuto sul tema di un ipotetico, non per lui, esposto finale.
Il tempo è tutto quello che avete. E potreste scoprire un giorno di averne meno di quanto pensavate.
Come gestire quindi al meglio il nostro tempo?
Motivazione: troviamo il lato piacevole delle cose e soprattutto non smettiamo di sognare.
Scegliere gli obiettivi: scegliamo le cose giuste da fare e poi facciamole adeguatamente.
Pianificare: una volta individuati gli obbiettivi, suddividiamoli in sotto-obiettivi più semplici da raggiungere singolarmente e in tempi brevi. Ogni giornata, settimana, ogni mese, deve essere pianificato e se la situazione cambia improvvisamente, siamo pronti ad attuare il piano b.
Definire le priorità: ogni scelta comporta una rinuncia, le ore spese a fare qualcosa non potranno essere spese per cogliere un’altra opportunità.
Uno strumento di supporto per questa fase può essere il Diagramma di Eisenhower, dove si intrecciano importanza ed urgenza della cosa da fare, ottenendo così quattro situazioni possibili:
- Importante ed Urgente
- Importante e Non urgente
- Urgente e non importante
- Non urgente e Non importante
Nel caso 1 la nostra scelta è AGIRE.
Nel caso 2 la non urgenza ci permette di PIANIFICARE e puntare sulla qualità.
Nel caso 3 è consigliato delegare.
Nel caso 4 l’oggetto in considerazione essendo privo di importanza e di urgenza non sarà preso in considerazione.
Evitare le perdite di tempo.
Se ci troviamo in una situazione in cui non troviamo cose, significa che abbiamo più cose di quanto noi possiamo gestire: evitiamo il disordine.
Esistono agende cartacee ed elettroniche, metodi comprovati ed efficienti, per appuntare tutto ciò che serve: non dobbiamo memorizzare tutto.
Dedichiamo il giusto tempo a tutte le attività previste durante la giornata, considerando la priorità del nostro obbiettivo: organizziamoci.
Dopo un’interruzione, occorre un certo tempo per riportare la nostra testa su quello che stavamo facendo: concentriamoci.
Fare le cose all’ultimo momento e’ più costoso, fonte di stress e qualsiasi intoppo che si presenterà, perché sarà così, renderà critica la situazione: non rimandiamo.
Incontriamoci con i collaboratori in una riunione che non duri più di un’ora, dove le persone sono presenti per intero e non per metà, seguono un ordine del giorno preciso e al termine dell’incontro riassumiamo le conclusioni e i compiti stabiliti.
Perché una riunione sia efficace si può avvalersi di metodi come lo stand-up meeting, breve incontro in cui tutti i membri del team devono stare in piedi in modo da ridurre il rischio che la riunione si prolunghi inutilmente e rispondendo alle domande: quali risultati ho raggiunto ieri? Che cosa farò oggi? Quali sono gli ostacoli che rallentano il raggiungimento dei miei obiettivi? Oppure si può utilizzare il metodo dei sei cappelli di Edward de Bono, che consente di valutare situazioni da diverse prospettive indossando cappelli colorati che corrispondono a personaggi diversi: il calcolatore, il passionale, il giudice severo, il positivo, il creativo e il direttore.
Ma niente ansia, il tempo è recuperabile! O meglio, possiamo illuderci che sia così sfruttando ad esempio il tempo sospeso durante un viaggio in macchina o in treno nel riflettere e nell’ascoltarci. Oppure dilatando il tempo proiettandoci nel passato o nel futuro, a seconda delle esigenze, con un tuffo nelle parole di un libro.
Non battiamo la Mietitrice vivendo più a lungo, la battiamo vivendo bene e pienamente, perché ella verrà’ per tutti noi. La domanda e’ quindi ‘Cosa fare tra il momento in cui nasciamo ed il momento in cui la Mietitrice si farà vedere? ’, perché quando si farà vedere sarà troppo tardi per fare tutte le cose che avevamo in mente.
Due sono le parole chiave di questa giornata di master: opportunità e passione.
Ascoltiamo ciò che da dentro ci alimenta, lasciamolo uscire e seguiamolo: passione.
Scegliamo qualcosa di bello, di divertente, che ci dia sollievo e ci faccia esprimere le nostre potenzialità: cogliamo le opportunità.
Ricerchiamo il nostro stato di flusso, ma ricordiamoci “Il tempo è la prova dell’esistenza. Il tempo è l’unica, vera, unità di misura. Prova l’esistenza della materia. Senza il tempo, non esistiamo.”
Per il video di Last Lecture: https://www.youtube.com/watch?v=RcYv5x6gZTA
Libri consigliati: Il punto critico. I grandi effetti dei piccoli cambiamenti. Malcolm Gladwell
L’ One Minute manager. Più produttività più profitti più benessere. Kenneth H. Blanchard
La brevità dell’esistenza. Seneca
La trilogia di Adamsberg. Fred Vargas
Come rapinare una banca svizzera. Andrea Fazioli
Film consigliati: 32 Dicembre di Luciano de Crescenzo
Alla ricerca della felicità di Gabriele Muccino
Lucy di Luc Besson
Clara G. Galbini