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VENERDì 5 FEBBRAIO : PARTE l’UNDICESIMO MASTER

Venerdì 5 febbraio è iniziato il nuovo Master Lecco100. L’attuale edizione, al momento, viene svolta interamente on-line.

Al mattino, si è partiti con le testimonianze di alcuni giovani partecipanti delle precedenti edizioni.

Qualcuno ha chiamato questo l’anno dei costruttori e ascoltando le parole dei partecipanti degli anni precedenti, possiamo comprendere l’importanza di questa esperienza come costruzione della persona e solo successivamente delle competenze. Il focus sulla persona e sulla sua crescita è ben identificabile grazie alla carica emotiva che ancora trasporta chi parla di questo percorso: punti di svolta, cambi radicali e scelte importanti sono la sintesi di quello che si sono sentiti in grado di affrontare una volta concluso questo percorso .

Successivamente, abbiamo incontrato chi una direzione alla propria vita l’ha già data in modo deciso.

Angelo Cortesi: Imprenditore titolare del mollificio Co.El. di Monte Marenzo.

Angelo Cortesi

Cortesi ha deciso di vivere la sua vita imprenditoriale ed agire con coerenza nel solco della responsabilità sociale d’impresa, fino ad essere premiato lo scorso anno a Firenze. Quali sono quindi le qualità che lo contraddistinguono e che lo hanno portato a non mettere al primo posto il guadagno a tutti i costi e ad allontanarsi dalla visione di Friedman, ossia l’impresa come insieme di contratti?

Angelo Cortesi elenca 3 caratteristiche: capacità di innovare, propensione al rischio e Ars combinatoria.

La capacità di innovare, come l’imprenditore spiega, può essere classificata come innovazione di:

prodotto,

processo

rottura.

Quest’ultima, a suo avviso, più difficile da ottenere poiché anticipa bisogni che ancora non sono visibili nel mercato. Cortesi continua affermando che per raggiungerla è necessario prendersi il rischio di trasformare scelte in opportunità identificabili grazie all’Ars combinatoria. Osservare il mondo e saperlo leggere combinando le diverse anime di progetto in modo efficace e non solo efficiente. Non si tratta solo di un rapporto costi-benefici, ma dell’effettiva finalizzazione di un’idea.

Una sintesi dell’intera descrizione della figura dell’imprenditore può essere, a suo dire, colui che ha grande fiducia nel futuro e allo stesso tempo una visione positiva, nuova nel pensiero e negli ideali. Solo in questo modo si potrà restare lontani dall’attrazione della speculazione per fare davvero impresa con una funzione sempre più sociale all’interno delle comunità come agente politico.

In ogni momento, anche nei periodi di crisi, questa vocazione ha prevalso. Attraverso il racconto dell’anno 2008 Cortesi mette in evidenza i suoi comportamenti verso tutti gli stakeholders. Confessa di aver avuto paura di poter vedere azzerato tutto il lavoro di 30 anni. Ciò nonostante, ha cercato di agire con trasparenza e equità sia verso dipendenti che verso i fornitori. Inoltre, come lui stesso dichiara, ha voluto smettere di collaborare e quindi indirettamente supportare coloro i quali hanno portato alla crisi. Questa scelta si è poi estesa a chi in generale opera secondo criteri non morali. Due i casi simbolo: chiusura dei rapporti con una banca e il rifiuto di commesse da aziende produttrici di armi.

A conclusione del suo intervento si è definito “talebano” per i modi estremisti ma quando, ci si trova sull’orlo di un cambiamento non è forse l’unico modo per comportarsi?

Nel pomeriggio sono proseguiti gli incontri con gli imprenditori. Ad iniziare è Giovanni Pastorino, imprenditore di razza, titolare della Deltacalor di Calolziocorte

Giovanni Pastorino

Anche lui come Cortesi ci parla di innovazione e di come possa trascinare l’intera immagine dell’azienda sul mercato. A suo parere l’innovazione nasce dal “guizzo” di chi è capace di leggere, prima degli altri, le necessità del mercato realizzandole in tempi brevi. Fondamentali risultano quindi : curiosità, creatività e l’arte di saper cambiare tenendo però una vision ben precisa.

Appassionato di vela, paragona il processo ad una serie di bordi contro vento in cui si conosce la destinazione, ma in cui è impossibile mantenere una direzione lineare verso la meta e si è obbligati a procedere cambiando spesso verso alla prua. Così l’imprenditore innovatore deve sapere interpretare i cambiamenti del vento nel mondo grazie ad un processo di sintesi quasi istintivo.

Concludendo, ricorda che, in ogni caso l’ultima parola è sempre del mercato ed è lì che ogni azione viene valutata.

E’ seguito poi l’intervento di Antonio Peccati, oggi presidente di Confcommercio Lecco e Manager di un primario istituto finanziario internazionale.

Antonio Peccati

Per comprendere al meglio le sue parole è importante conoscere il suo passato da guida alpina. Questo perché dalla roccia sente di aver imparato molto e molto gli è stato utile nella vita lavorativa a partire dal concetto di meritocrazia della montagna che si potrebbe riassumere con il finale di un frammento di vita personale che ci ha raccontato: “Sempre pochi e sempre quelli ci si ritrovava sulla cima”. Dopo i petti gonfi delle notti in rifugio quando la salita richiedeva di arrivare ai fatti, ti ricordava che sei quello che sai fare e soprattutto quello che sai portare a termine. Eccolo il concetto di meritocrazia: chi più aveva allenato il proprio talento era riuscito a cogliere la finestra di bel tempo, sfruttare l’opportunità e conquistare la cima. Questo spiega il “sempre pochi”. “Sempre quelli” invece lo si ritrova nella frase più emblematica dell’intervento:” Vince solo chi vuole vincere” e non c’è bisogno di aggiungere altro per capire chi avessimo di fronte.

Dopo l’introduzione incentrata sui valori di impegno, volontà e concretizzazione il racconto continua con la spiegazione di come sia passato dalla montagna alla banca. All’inizio ci fu la volontà di dare una soddisfazione al proprio padre, che era prossimo alla pensione, prendendo il suo posto. Dopo poco tempo però, comprese che la posizione lavorativa non lo rappresentava e non ritrovava la tanto amata meritocrazia, cardine delle esperienze precedenti. Consapevole di non voler perdere tempo iniziò ad occuparsi dell’ambito titoli fino ad arrivare alla scelta di lasciare la carriera di impiegato di banca per una carriera da promotore finanziario, più personale, per poter costruire qualcosa per sé stesso.

L’esperienza di guida alpina, lo ha portato ad avere nei successivi ruoli lavorativi, umiltà riconoscendo i propri limiti e la necessità di imparare, allenarsi e prepararsi sempre al meglio.

Soprattutto se in cordata non si è da soli e ci sono persone che contano su di te, come clienti e come collaboratori. Verso entrambi bisogna garantire Fiducia e Responsabilità. Ottenere la prima e mantenersi nella seconda per mettersi “al servizio” e ripagare le aspettative di tutti portandoli ad un risultato concreto così da non sprecare la propria vita.

La conclusione del suo intervento può essere proprio questa: “Ragazzi ricordatevi di non sprecare la vostra vita” ma per farlo dovrete perseverare nell’impegno riconoscendo con umiltà che se oggi non riuscite potete sempre provarci domani se tornerete più preparati.

Ultimo incontro della giornata è stato con Bruno Corti, Responsabile e educatore alla casa Don Guanella di Lecco.

Bruno Corti

Corti incomincia a lavorare subito dopo le scuole medie per necessità, ma a 33 anni si iscrive a ragioneria continuando gli studi fino alla laurea in Scienze Sociali. Per descrivere il suo lavoro Corti ci ha parlato di come alla Casa don Guanella hanno abitato con lui molti ragazzi che descrive come “portatori di fatica” e spesso non per colpa delle loro scelte. Questo però li ha lasciati segnati ed a volte ha reso difficile il rendersi conto di essere in grado di fare o creare qualcosa. Ridargli questa fiducia aiutandoli a scoprire sé stessi è il compito più grande. Questa sfida passa attraverso la “pedagogia del grembiule” e l’esperienza del fare. L’apprendimento di un lavoro o la creazione di un oggetto, anche artistico, ricordano o insegnano per la prima volta ai ragazzi che il “fare” conferisce una propria identità e forma una persona.

Quattro imprenditori tutti con caratteristiche differenti ma che ci hanno consegnato le stesse parole chiave: responsabilità, fiducia e impegno. Dette così potrebbero sembrare la solita formula magica sulla scatola dei cereali per svoltare la vita in un giorno, ma approfondite da queste persone e nei loro discorsi non possiamo altro che sentirci spinti da una mentalità che ormai viene quasi additata come egoismo: quella del Fare. Fare per sé stessi ma anche per gli altri con la volontà di costruire qualcosa che prima non c’era e trasformare il mondo intorno a noi.

Alberto Andreani

Testimonial #20

simone valaperta

Simone Valaperta

Essere la persona che conclude questo ciclo di storie “vincenti” è per me grande onore, come lo è stato affrontare nel 2015 questo percorso di studi. Mi presento:  sono Simone Valaperta, tecnico esperto in gestione ambientale e recupero del territorio specializzato in sviluppo sostenibile. Mi occupo di formazione e inserimento di persone disabili e svantaggiate nel mercato del lavoro, con particolare riferimento all’ inclusione lavorativa in campo agricolo attraverso un progetto finanziato da Regione Lombardia e denominato “Agricoltura Sociale Lombardia”.

Ho sempre desiderato fare questo tipo di lavoro e lo faccio con semplicità, passione e orgoglio, ma se sono qui a raccontarlo oggi, una grossa parte di quello che sono lo devo a questo Master. Ho frequentato questo corso, su consiglio di una amica, perché ritengo che la formazione continua sia l’ arma più utile a disposizione sia per la crescita personale che quella lavorativa. Grazie ad Angelo, ad Alessio, a Piero e ad una serie di altri grandi imprenditori locali ho potuto imparare molte nozioni, ma soprattutto ho compreso le dinamiche economiche e relazionali che stanno alla base del sistema lavorativo lecchese, elementi essenziali nella mia attuale vita lavorativa.

Un grazie sincero a tutto il comitato didattico e un grosso in bocca al lupo a tutti coloro che stanno frequentando o frequenteranno il Master: lavorare su voi stessi per essere ciò che amate fare.

Testimonial #19

esposito

Domenico Esposito

Collaboro con l’associazione Lecco 100 dal 2011, all’inizio come tutor e successivamente, dal 2012 come docente. Fin da subito, l’idea di trasmettere alle nuove generazioni l’esperienza raccolta nelle aziende più storiche del territorio Lecchese, mi aveva interessato, ma è il motto “Competenza, Convinzione, Cuore”, che ha suscitato in me il desiderio di collaborare più attivamente. Quelle parole sembravano scritte appositamente per me.

Nel corso della mia vita, l’esperienza professionale si è spesso incrociata con quella personale.

Ringrazierò sempre le aziende per cui ho lavorato, per aver creduto nelle mie capacità ed avermi dato l’opportunità di accrescere le mie competenze. Ma sono le persone che ho conosciuto in tutti questi anni, con cui ho condiviso parte del mio percorso di vita, che più di tutto hanno lasciato un segno indelebile nella mia personalità.
Queste persone mi hanno trasmesso l’importanza e la responsabilità di portare a compimento con determinazione gli impegni presi, il desiderio di migliorarmi sempre e di non fermarmi mai alla superficie delle cose. Dall’esempio diretto che ho ricevuto durante la mia esperienza di vita, ho cercato di raccogliere il meglio e tutto questo ha influito su di me rendendomi quello che sono.

Per questo oggi posso dire di essere la sintesi di tutte le esperienze e personalità che ho incontrato fin qui. Spero un giorno di poter ricambiare a mia volta con il buon esempio e disponibilità verso gli altri, tutti coloro che mi hanno regalato tanto, senza mai avermi chiesto nulla in cambio.

In fondo quale ambizione più grande possiamo coltivare, se non l’umana speranza di influire positivamente sulle persone che ci stanno accanto, di trasmettere loro qualcosa di utile, della consapevolezza di averne contribuito il successo, e di aver influito positivamente su di loro? Personalmente sento questa responsabilità, e ringrazio Lecco 100 di darmi la possibilità di potermi in parte sdebitare.

Ancora oggi questa è la motivazione più importante con cui collaboro e con cui cerco di partecipare attivamente al master di Lecco 100.
Il mio impegno è relativamente poco in confronto alle energie e tempo speso da chi gestisce l’organizzazione dell’associazione e a loro va la mia più sincera ammirazione, perché sono convinto che sono motivati dalle mie stesse intenzioni, ma con maggiore concretezza di quanto io riesca a fare.

Ogni anno investo una giornata del mio tempo per svolgere un corso sul “public speaking”, portando in aula la mia esperienza di formatore. Ma in realtà devo ammettere di ricevere molto di più di quanto io riesca a dare.
Le gratificazioni che ricevo sono nettamente superiori all’impegno personale che mi costa condurre la lezione.

Ogni anno, incontro persone genuine, animate di buona volontà, con la voglia di apprendere e di confrontarsi. Come non essere coinvolti da tanto entusiasmo?

Sento che la strada intrapresa dall’associazione è quella giusta: dare alle nuove generazioni esempi positivi, trasmettere loro speranza e fiducia, l’esperienza e la tradizione di un territorio ricco di opportunità, di storia e di storie di successo, in cui sono le persone a fare la differenza.

Tutto questo per costruire insieme un nuovo futuro, che basandosi su solidi radici, accresca i valori di un’intera comunità.
Lecco 100 è un esempio concreto di cosa ognuno di noi potrebbe fare con un minimo di investimento del proprio tempo e di quanto l’intera comunità potrebbe ricevere  per il futuro del territorio e per la società intera.

Sentirmi, anche se in minima parte, partecipe a tutto questo, mi rende orgoglioso ed infinitamente grato.

Grazie, Domenico Esposito.

Testimonial #18

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GIADA BRUNO

 

Ho 28 anni – ho studiato mediazione linguistica e poi lingue per la comunicazione e la cooperazione internazionale alla Statale di Milano.
Dopo qualche esperienza di stage in settori diversi (vendita online di servizi nel settore del fotovoltaico – politica estera presso l’Ufficio Politico dell’Ambasciata Italiana a Berlino) ho trovato la mia dimensione come commerciale estero in un’azienda che produce mobili d’ufficio. Le mie mansioni sono quelle classiche di un impiegato commerciale: seguire il cliente dalla preventivazione al post-vendita passando attraverso la gestione dell’ordine (inserimento dell’ordine – gestione dei pagamenti e della spedizione), partecipando a fiere di settore in Italia e Germania.
Provenendo da una formazione di area linguistica, il master mi ha messo alla prova, permettendomi di affrontare temi nuovi, più vicini all’ambito economico e di comunicazione. Più che conoscenze teoriche, mi ha insegnato molto sulle relazioni umane. Avendo frequentato Lecco 100 durante la preparazione della tesi, la parte che allora ho reputato più utile riguardava il comportamento durante un colloquio di lavoro.
A livello di interesse personale, mi è piaciuta molto la parte sulla responsabilità sociale, tema che ho scelto per la tesina di fine corso. Sono molto grata ad Angelo Belgeri, tra le altre cose, per avermi proposto di partecipare ad una conferenza sulla responsabilità sociale e sul suo ruolo nel territorio, in qualità di membro di una rete di imprese, tenutasi presso l’Università di Pavia.
Giada

Testimonial #17

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Fabrizio Arrigoni

Il Master Lecco100 è stata per me l’occasione di fermarmi a riflettere sul mio percorso di crescita personale, professionale e sociale. I vari master frequentati negli ultimi anni in programmazione neurolinguistica, coaching e l’esperienza nel Gruppo Sportivo Aurora San Francesco sono stati i pilastri che mi hanno permesso di crescere e di fornire un contributo agli altri attraverso le capacità sviluppate.

Ho conosciuto Angelo Belgeri ed il progetto Lecco100 proprio grazie al gruppo sportivo ed agli amici Peppino Ciresa e Matteo Abate. Da subito con Angelo c’è stata una totale condivisione di valori e della necessità di “fare rete” al servizio dei ragazzi infatti nel corso degli anni qualche ragazzo del gruppo sportivo ha avuto la possibilità di partecipare a questa importante esperienza formativa.

Il ringraziamento più̀ sentito e il ricordo più bello è per i miei compagni di viaggio, la mia compagna di banco e ottima istruttrice minibasket Viviana: ragazzi giovani, speciali, veri talenti professionali ma soprattutto persone che ho imparato a conoscere ed apprezzare dal punto di vista umano in quanto una sana, onesta e vera relazione per me è ciò̀ che più̀ conta e di questi tempi merce assai rara.

Ragazzi la Vostra energia positiva è stata contagiosa: le nostre esperienze personali e professionali del tutto diverse hanno contribuito a creare un TEAM di grande valore e di cui sono orgoglioso di aver fatto parte.

Altro importante ringraziamento al mio BIG TUTOR Angelo Cortesi dell’azienda Co.el s.r.l. (www.coelsrl.it). Angelo è un vulcano, sprizza energia e passione da tutti i pori quando parla della sua famiglia, della sua azienda, dell’Associazione Mollifici Italiani (www.anccem.org) e della Proloco, realtà̀ di cui è presidente.

Le ore trascorse con Angelo sono state davvero preziose sia dal punto di vista professionale ma anche e soprattutto dal punto di vista umano e sociale attraverso la condivisione di valori etici di primaria importanza.

Un’altra grande testimonianza vera, vissuta, concreta (come piace a me…) di come si possa essere e fare l’imprenditore pur trovando le energie ed il tempo per dedicarsi agli altri costruendo una rete di relazioni che crea valore per tutti.

Infine un ringraziamento per i formatori, gli imprenditori ed i manager che hanno contributo a dare valore al master attraverso le loro testimonianze: un vero mix esplosivo di esperienze professionali e di vita.

Questo è forse ciò che fa la differenza rispetto ad altre opportunità formative.

Ciò che più̀ desidero è operare e contribuire a creare un contesto in cui le persone si relazionino con fiducia le une con le altre, in cui ognuno possa scoprire ed utilizzare il proprio potenziale, in cui la relazione sia un catalizzatore di effetti positivi per sé e per gli altri, in cui ogni piccolo passo verso il cambiamento sia riconosciuto, apprezzato e celebrato come merita ogni grande evento!

Lunga vita al progetto Lecco 100, per i giovani un ponte sul loro futuro!

 

Testimonial #16

MARZIA GAMBAROTTI

Marzia Gambarotti

Un’esperienza come il Master Lecco100 da quel qualcosa in più che un giorno può fare la differenza… Io ho intrapreso quest’avventura per curiosità, non sapendo cosa mi avrebbe lasciato e se mi sarebbe mai servita ma, a 5 anni dalla partecipazione al Master, posso dire che un pezzetto di quella che sono lo devo anche a quello. Oggi ho 28 anni e ho un lavoro che mi piace molto, in cui cerco ogni giorno di dare il meglio di me stessa. E devo dire che su tanti aspetti mi ispiro ancora al bagaglio di informazioni e nozioni che ho appreso allora. A differenza dell’Università che mi ha insegnato molti concetti teorici, dal Master Lecco100 ho capito come meglio agire in una situazione per cercare di trarne il risultato migliore. Mi auguro che il progetto del Master continui a crescere negli anni per dare una marcia in più a tanti altri ragazzi che, come me, si affacciano nel mondo del lavoro.

Testimonial #15

Giulio Criscuolo

Giulio Criscuolo, 27 anni.

 

Laureato in Ingegneria Gestionale (specialistica in sostenibilità ed energia) e da 4 anni lavoro come International Special Flow Specialist presso il gruppo Rhiag, distributore a livello europeo di ricambi per auto nell’aftermarket. Il master lecco100 mi è servito sopratutto perchè si focalizza sulla gestione delle relazioni e delle emozioni, e nel mio lavoro devo sempre confrontarmi con figure di diverse direzioni aziendali, ognuna coi propri obiettivi e punti fermi a cui non può e non vuole rinunciare. Quindi capire in che modo porsi di fronte alle persone in determinate situazioni, ti porta poi a raggiungere risultati condivisi, senza mai perdere di vista gli obiettivi.

 

Testimonial #14

Cristina Pedretti

cristina pedrettiHo frequentato  il master Lecco 100 nel 2013, mentre insegnavo collaborando come libera professionista  presso i centri di formazione professionale Enaip e Fondazione Luigi Clerici.
Il percorso ha stimolato il mio naturale interesse per la formazione  e lo sviluppo personale, catalizzando un processo di crescita che forse avrebbe tardato ad emergere  autonomamente.
Nel complesso, il vantaggio  maggiore che ne ho tratto  sono stati una maggior consapevolezza  delle mie potenzialità e una rete di relazioni  che continuo ad alimentare  a ormai  tre anni di distanza. Ora lavoro come progettista e project manager nell’ambito dell’innovazione didattica, curando percorsi di formazione per docenti e proseguendo la mia formazione personale: al momento sto seguendo un master per Esperti di Didattica assistita dalle nuove tecnologie ed altri percorsi di certificazione paralleli (in PNL e certificazioni Apple).

Testimonial #13

VALENTINA POLVARA

VALENTINA POLVARA“Per quanto riguarda la mia esperienza al master Lecco 100 ho solo che un ricordo positivo da testimoniare. Innanzitutto è stato interessante in quanto fin da subito si è imparato ad apprezzare, attraverso giochi o compiti di giornata, quanto il lavoro di gruppo sia fondamentale. Questo ha inevitabilmente permesso ad ognuno dei partecipanti di rivalutare la propria percezione degli altri e del “modo di comunicare intelligente”. Superare gli stereotipi, giostrarli a proprio vantaggio, e’ la sfida quotidiana che in ogni ambito (lavorativo, sociale, famigliare, politico) risulta rivelarsi essenziale per il raggiungimento degli obiettivi. I fatti, le azioni dovranno sempre essere calibrate ragionando sui pro e sui contro, ma senza dimenticare mai l’importanza del tempo che corre; se non si acquisisce -in tempo utile per l’appunto – una solida capacità organizzativa (e di delega!), il rischio di collassare o fallire sarà matematico, inevitabile. Il master ha avuto la peculiarità di porci costantemente in una logica concreta di “scontro con la realtà”, attraverso casi veri e problemi pratici, ci ha permesso di continuare a lavorare con un occhiale da vista nuovo. Gli istituti universitari infatti non sempre sono organizzati per permettere il proficuo confronto in aula e con la realtà professionale, lasciando alle singole esperienze del singolo l’occasione per farlo. Ecco che il master in questo ha saputo distinguersi. Sicuramente la conferma che ho avuto attraverso il corso e’ stata proprio l’acquisizione della capacità per la quale Non sempre i fatti, i comportamenti, le azioni singole o collettive debbano necessariamente essere o bianche o nere, ma anzi, una sfumatura perenne di grigi. Sta al singolo individuo e al singolo team (grazie al suo leader) comunicare in modo e in tempo utile per rispettare il proprio programma di marcia, cogliere i vantaggi di ogni situazione e farne tesoro. Le relazioni createsi durante il corso non hanno negato amicizie continuative. Ricordo con affetto e stima i professori che si sono presi cura di noi, insegnandoci, ciascuno a loro modo, che di fatti si vive e di fatti si cresce. Oggi come oggi non ci si può più permettere di vivere di retorica, ma di concretezza e dimostrazioni serie di savoir faire.”

Testimonial #12

MATTIA VALESINI

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti.

Mi chiamo Mattia e questa è la mia esperienza a Lecco100.

  • La comunicazione è fondamentale.
  • Ascoltare di più, parlare di meno. Solo ascoltando potrai capire come, quando, perché e da chi farti ascoltare.
  • Quando ti esprimi fallo in modo che tutti capiscano. Come un elenco puntato: le persone capiranno e non si annoieranno quando scrivi.
  • Le cose importanti dille subito o scrivile in cima, l’attenzione sarà maggiore e poi non tutti leggono fino in fondo.
  • ​Se una cosa è veramente importante ripetila, così non verrà dimenticata.
  • La comunicazione è fondamentale.
  • Esiste qualcosa oltre l’università. Si chiama lavoro. Ed è molto meno lontano di quanto sembri.
  • C’è sempre qualcosa di nuovo da imparare.
  • Un imprenditore che parla di economia e marketing forse non avrà letto i libri dei professoroni, ma ogni mese paga lo stipendio ai propri operai.
  • C’è sempre qualcosa di nuovo da imparare. Anche da chi non ti aspetti.
  • Non sottovalutare mai le tue esperienze. Valorizza ogni tua competenza, colma le tue mancanze e conosci i tuoi difetti.
  • Ringrazia sempre chi ti ha fatto crescere. Nessuno si fa da solo, qualcuno da ringraziare c’è sempre.
  • Non aver paura di esprimere le tue emozioni. Magari fallo in fondo, non tutti leggeranno e tu potrai esprimerle senza timori, proprio a chi è davvero interessato e disposto ad ascoltare, come te.
  • Grazie di tutto, grazie a tutti: organizzatori, tutor, sostenitori e studenti. Grazie.

Mattia Valesini

Brand Analyst & Copywriter