Nella giornata riservata ad imprenditori e tutor si sono avvicendati numerosi relatori, tutti con messaggi e specificità diverse.
Dario Scaccabarozzi ha presentato lo scopo e le funzioni delle Camere di Commercio per il supporto alle attività economiche del territorio lecchese.
Dopo di lui il dottor Rusconi ha presentato le informazioni statistiche sull’andamento dell’economia che la CCIAA di Lecco elabora trimestralmente e il dottor Menicatti ha presentato un report relativo all’andamento del mercato del lavoro nella provincia di Lecco negli ultimi 15-20 anni.
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Il dottor Bonaiti della Kong ha sviluppato un intervento sulla comunicazione attraverso il racconto dei mezzi usati ed il parallelo con la storia della sua azienda, nata nel.1830, e numerosi aneddoti di esempio tratti dalla sua storia personale. Ha poi risposto a domande sui modi della pubblicità attuale e sulle forme di concorrenza nel suo settore di mercato.
Walter Cortiana, proprietario della 3C catene e rappresentante per la scuola dell’associazione degli artigiani lecchesi, ha raccontato come la sua piccola azienda artigiana ha potuto sopravvivere ed evolversi negli ultimi 25 anni, attraverso la sua storia personale.
Nel pomeriggio Angelo Cortesi, proprietario del mollificio Co.El e presidente dell’associazione dei mollifici italiani, ha spiegato la storia, le normative ed il significato del concetto di responsabilità sociale d’impresa, in un intervento di due ore e mezza intercalato da domande e dialoghi con i giovani su alcuni aspetti del rapporto fra etica, ambiente, persone ed economia.
Infine don Angelo Cupini ci ha raccontato la storia dell’associazione di Via Gaggio attraverso la sua storia personale di 40 anni di accompagnamento delle fasce socialmente ed economicamente più deboli che hanno popolato e popolano il nostro territorio, a partire dalle tossicodipendenze degli anni ’70 alla violenza e l’AIDS degli anni ’80 alle droghe sintetiche degli anni ’90 ed al fenomeno delle immigrazioni e delle nuove generazioni di immigrati del nuovo millennio. In pratica un pezzo della storia di Lecco e una visione sociale e sociologica normalmente nascosta ai nostri sguardi, portata ai giovani di Lecco 100 con aneddoti e storie di giovani disagiati che vivono sullo stesso territorio ed hanno gli stessi bisogni.